24.5.10

Das Rheingold - L'ORO DEL RENO

In diretta dal Teatro alla Scala di Milano
Mercoledì 26 maggio con inizio alle ore 20.00 Das Rheingold - L'ORO DEL RENO inaugura la nuova produzione scaligera del Ring. Il regista belga Guy Cassiers firma l'attessissimo nuovo allestimento del Rheingold wagneriano.

Durata spettacolo: 2 ore e 30 minuti

LumièreCinema si è dotato di nuovi apparati in tecnologia digitale ed ha aderito al network Microcinema. Diviene così possibile proiettare spettacoli in diretta dai maggiori teatri italiani ed esteri.

L'ORO DEL RENO
Atto unico, composto tra il 1853 e il 1854, in cui si avvertono gli echi di un’ Europa attraversata da fermenti rivoluzionari e il presagio di un’imminente caduta, L’Orodel Reno mostra il peccato originale del potere. E’ in questo prologo che si determinano le condizioni per la necessaria caduta del mondo degli dei, un mondo fondato sull'avidità e sulla prepotenza contro cui si scaglia la maledizione di Alberich. Nell'acqua sta il principio di tutto. Il fiume separa il mondo buono degli uomini da quello delle potenze del male. Dal Reno, fiume germanico per eccellenza, scaturisce la vita e prende corpo l'intera vicenda nibelungica. Il suo scorrere accompagna i destini di uomini, dei e potenze maligne.
La regia di Guy Cassiers - artista eclettico ma soprattutto tecnologico che ha rivoluzionato il linguaggio teatrale contaminando tradizione e multimedialità - e la direzione di Daniel Barenboim, wagneriano perfetto, offriranno un’interpretazione unica e imperdibile per il pubblico in sala.

Come scrisse Nietzsche: "Un enorme sistema di pensiero, senza la forma concettuale del pensiero". La musica con cui Wagner narra grovigli di storie è un viaggio nell'inconscio.
Il regista belga Guy Cassiers, che ha stupito l’Europa con spettacoli originalissimi, inizia alla Scala un nuovo, attesissimo Ring. Dirige Barenboim, wagneriano perfetto.

Direttore: Daniel Barenboim
Regia: Guy Cassiers
Scene: Guy Cassiers e Enrico Bagnoli
Costumi: Tim Van Steenbergen
Luci: Enrico Bagnoli
Video: Arjen Klerkx e Kurt d'Haeseleer
Coreografia: Sidi Larbi Cherkaoui
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Personaggi e Interpreti
Wotan: René Pape
Donner: Jan Buchwald
Froh: Marco Jentzsch
Loge: Stephan Rügamer
Alberich: Johannes Martin Kränzle
Mime: Wolfgang Ablinger-Sperrhacke
Fasolt: Kwangchul Youn
Fafner: Timo Riihonen
Fricka: Doris Soffel
Freia: Anna Samuil
Erda: Anna Larsson
Woglinde: Aga Mikolaj
Wellgunde: Maria Gortsevskaya
Flosshilde: Marina Prudenskaya
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SCENA 1
Nel fondo del Reno.
Le ondine, custodi dell’oro del Reno, si rincorrono gioiosamente. Invano, il nano Alberich, della stirpe dei Nibelunghi, tenta di afferrarle: le Figlie del Reno gli sfuggono, schernendo i suoi goffi tentativi.

Ma il gioco si interrompe quando Alberich, accortosi dell’oro, viene a conoscenza delle soprannaturali virtù da esso possedute: chiunque, infatti, dopo aver rinnegato l’amore, si impossessi dell’oro e ne forgi un anello, diverrà padrone del mondo intero. Alberich si precipita a rubare l’oro e scompare fra i gorghi. Invano le ondine piangono il tesoro perduto.

SCENA 2
Regione libera su vette montane.
Il dio Wotan ha incaricato i giganti di edificare una nuova dimora per gli dei: il Walhalla. A compenso di tale imponente opera, egli ha promesso loro la giovane Freia, dea della giovinezza e dell’amore. Ma ora, indotto dalla sposa Fricka, cerca di eludere l’impegno contratto.

Per tale ragione, Wotan ha convocato lo scaltro Loge, dio del fuoco. Questi narra ai giganti, i fratelli Fafner e Fasolt, giunti a riscuotere il compenso pattuito, il furto compiuto da Alberich e gli illimitati poteri dell’oro del Reno. I giganti si risolvono allora a scambiare Freia con l’oro, ma prendono in ostaggio la dea sino a che non sarà pagata la loro fatica.

Privati del dono della giovinezza eterna, gli dei appaiono svigoriti e invecchiati. Scuotendosi dalle sue dolorose riflessioni, Wotan ordina a Loge di guidarlo nel regno dei Nibelunghi dove si impossesserà dell’oro per riscattare Freia.

SCENA 3
Nibelheim.
Forte del potere conquistato, Alberich ha reso schiavi i Nibelunghi, imponendo loro di accumulare immensi tesori. Egli porta con sé non solo il magico anello, ma anche un elmo prodigioso, forgiato da suo fratello Mime, che, oltre a rendere invisibile, permette a chi lo indossa, le più sorprendenti metamorfosi.

Venuti a conoscenza di tutto ciò dallo stesso Mime, Wotan e Loge incontrano Alberich. Questi osserva con sospetto gli stranieri, indi, provocato dalle scaltre parole di Loge, ostenta i propri poteri trasformandosi prima in un gigantesco drago, poi in un minuscolo rospo. A questo punto, Wotan lo afferra mentre Loge gli strappa l’elmo. Riprese le sue reali sembianze, Alberich tenta inutilmente di svincolarsi: dopo averlo legato, gli dei lo trascinano con loro.

SCENA 4
Regione libera su vette montane.
Wotan e Loge costringono Alberich a consegnare loro tutti i suoi tesori. Tuttavia, quando il Nibelungo apprende di doversi privare anche dell’elmo e dell’anello magico, lancia una tremenda maledizione: l’anello recherà dolore e morte a tutti coloro che ne verranno in possesso.

Con l’oro accumulato Wotan può riscattare Freia, ma anche i giganti pretendono che l’anello sia compreso nel bottino. Wotan dapprima rifiuta, indi, esortato da Erda, la divinità della terra, cede alle loro richieste. Freia può così tornare in libertà.

Ma la maledizione di Alberich non tarda ad avverarsi: nel corso di una lite nata per il possesso dell’anello, Fafner uccide il fratello Fasolt. Una tremenda tempesta, suscitata dal dio Donner, dà origine a un ponte luminoso che conduce al Walhalla. Mentre gli dei si incamminano solennemente verso la nuova dimora, dalle acque del Reno giungono i lamenti delle ondine.

Potete scaricare il libretto direttamente dal sito della Scala di Milano


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